martedì 11 febbraio 2014

Torta al cioccolato e vino rosso afrodisiaca

Si, siamo quasi arrivati al 14 Febbraio.
La fatidica giornata che per alcuni è indice di scorpacciate (in tutti i sensi), per altri di bestemmioni gridati al cielo.
Tralasciamo gli ultimi e focalizziamoci sui primi, le coppie, e studiamone brevemente i meccanismi comportamentali:

Uomini: poveri condannati a girovagare per ore in mezzo al traffico, fare file indicibili per acquistare un "pensierino" del valore della maschera di Tutankhamon. Regalo che di certo sarà un doppione di qualche eventuale Ex.

Donne: La piaga di ogni amico dell'uomo. Messaggi su messaggi ad ennesime vittime che dovranno sorbirsi foto e messaggi di vari maglioncini, orsetti e altri gadget pucciosi da voler rifilare all'uomo che poco si attengono al reale "consiglio" sul regalo che l'amico vorrebbe dare dalla donna...

...Ma tranquilli! ci sono anche le eccezioni! 
Tra questi le coppie che desiderano preparare qualcosa fatto in casa e con le proprie mani alla persona amata, che eludono agilmente il richiamo consumistico della scatola di cioccolatini e e dell'agghiacciante cuscino con le foto... a loro dedico questo romantico, afrodisiaco dolce di San Valentino!


Torta al Cioccolato e Vino rosso

 Ingredienti:

- 2 tazze di farina;
- 3/4 tazza di cacao amaro in polvere; 
- 1 cucchiaino e 1 /4 di  bicarbonato;
- 1/2 cucchiaino di sale;
- 250gr di burro non salato, ammorbidito;
- 1 tazza e3/ 4 di zucchero;
- 2 uova grandi; 
- 1 cucchiaino estratto di vaniglia puro;
- 1 tazza e 1/ 4 di vino rosso secco; 
- Zucchero a velo;
- Panna montata, per guarnire (e non solo).

Preparazione: Preriscaldare il forno a 200°. Imburrate e infarinate una teglia da ciambella (25 x 6 cm). In una ciotola, sbattete la farina, il cacao, il bicarbonato e il sale. In un altro grande contenitore, utilizzando un immersore o uno sbattitore elettrico, mescolare il burro con lo zucchero a velocità medio-alta fino ad ottenere una miscela soffice per circa 4 minuti. Aggiungere le uova, una alla volta, e mescolare fino ad incorporarle. Aggiungere la vaniglia e battere per circa altri 2 minuti. Lavorare in due coppe mescendo il vino negli ingredienti secchi per poi aggiungere quest'ultimo ben amalgamato alla coppa contenente gli umidi.Versare la pastella ottenuta nello stampo e cuocere per 45 minuti (se volete potete comprare anche dei comodi pirottini e farne muffin... ovviamente i tempi di cottura si accorciano), fino a quando uno stuzzicadenti inserito nel centro esce bello pulito. Lasciate raffreddare nella teglia (o nei pirottini) per 10 minuti , quindi capovolgerla su di un piano; lasciate raffreddare completamente. Spolverare la torta con lo zucchero a velo e servire (e servirvi) con panna montata.
«Un bicchiere agli amici, due per l'amore, tre per il sonno, quattro per la battaglia»
 Ubulo, politico ateniese del IV secolo a.C.:

Questo torta (ispirata dai miei ultimi esperimenti col vino come gli spaghetti all'ubriacona) è tratta dal libro "Cooking with wine" di Anne Willan, lettura che consiglio se siete amanti del genere!
Ma... parliamo dell'efficacia: è realmente Afrodisiaco? Funzionerà? Me la/lo darà? Riuscirà ad allietare la serata?
Sfatiamo un mito: NON ESISTE IL CIBO VIAGRA.
Niente prestazioni da medicinale insomma, ma esistono vari ingredienti che contengono principi attivi che agiscono sul corpo in modo da "prepararlo" ad una... gratificante serata.
Il cacao contendo tracce di caffeina (famoso stimolante) e feniletilamina (una sostanza che migliora lo stato d'animo e che funge anche da anti-depressivo... anche se non esistono delle prove certe)
il vino (probabilmente per il leggero contenuto alcolico ed i tannini flavonali) che secondo una ricerca italiana dell'Ospedale S. Maria Annunziata di Firenze è un efficace afrodisiaco per le donne.
In pratica la combinazione di queste sostanze fornisce più energia, accelera il battito cardiaco e rende la persona un po' più eccitata e frivola….
Proprio quel che serve.

...Comunque, ricorda che queste sostanze esplicano i loro effetti solo quando vengono consumate in  piccole quantità... non mangiatevela tutta.
Avvisati.

giovedì 6 febbraio 2014

Parma: Caval pist anche detto Pesto di cavallo

Molti non saranno d'accordo. Molti di voi semplicemente ignoreranno. Molti altri invece saranno imbestialiti.

Molti altri ancora invece avranno gli occhi luccicanti per questo piatto della tradizione Parmigiana dalle origini piuttosto moderne ma ormai entrate nella tradizione di questo splendido borgo. Non voglio fare proseliti ne combattere l'eterna lotta Vegetariani Vs. Carnivori o quella tra Animalisti Vs. Affamati, si intenda.

Questo piatto chiamato in dialetto Parmigiano "Caval Pist" è una lavorazione del tritato di equino, venuto a radicarsi nella città di Parma dal 1881 in Via Farnese (anche se le legislazioni lo approvano dal 1873) e che man mano ha preso piede nei piatti tradizionali della zona, insieme alla Vecia di Cavallo.



Sono andato in una delle più rinomate macellerie equine di parma e la lunga fila preannunciava prodotti di qualità (come dice il maestro Andrew Zimmern "Il food migliore ha la fila"), dopo alcuni minuti di attesa al banco abbiamo scelto il pesto di cavallo e la tartara di cavallo.

a sinistra il pesto e a destra la tartara
Il primo si serve semplicissimo, con un pizzico di sale e pepe, ed un pò di limone, Il secondo è condita  con aglio prezzemolo e spezie e di per sè è già completa. Questa tipologia molto similie al carpaccio ha alcune severe regole di preparazione tipo il numero di passaggi nel tritacarne (tre, massimo quattro passaggi in piastra forata n°6) e ovviamente la materia prima che deve essere carne di cavallo dissossata e sgrassata di prima qualità allevata e macellata in Italia.
La Vecia (o vecchia) di cavallo invece è una versione cotta di macinato equino con verdure in stile ratatouille (non il topo Disney.).
Questi piatti vengono protetti da un consorzio dedicato che ne dichiara gli standard per il blasonato riconoscimento.

Ora, prima di chiudere, voglio parlare di un questito che mi si pone quando si parla di mangiare il cavallo:

"Ma noooooooo il cavallo no! è un animale intelligente! Come fai a mangiarlo?"
Risponderò in 2 maniere.

Quella Contruttiva: 
La carne di cavallo ha nutrizionalmente un basso contenuto di grassi e colesterolo ed è  facilmente digeribile e adatta a tutti.
Contiene un elevato contenuto di ferro - 3,9 mg/100 g consigliato alle persone anemiche, donne in gravidanza e bambini.
Un'alta percentuale di proteine indispensabile per lo sviluppo muscolare dei bambini e degli sportivi inoltre, essendo una delle poche carni che contengono zuccheri (glicogeno) ne rende il consumo adatto proprio agli sportivi che necessitano di alimenti la cui frazione energetica sia rapidamente disponibile.

Ora passiamo invece a quella distruttiva:
Così, il più delle volte la mangio su del pane appena sfornato con della rughetta fresca. Con tanto limone.


L'unica nostra inibizione è la nobiltà che affibiamo a questo animale, da sempre compagno e "aiutante" dell'uomo. Pensate che in alcuni paesi come gli USA, gli UK e quelli scandinavi credono che l'ippofagia  sia una perversione simile a quella di mangiare cani e gatti. Nel territorio irlandese e anglosassone fece scalpore poco più di un anno fà la presenza di tracce di carne equina in hamburger e paste al forno surgelate... quando qui in Italia e in Francia la carne di cavallo costa più di quella di manzo.

Anche in Puglia la carne di cavallo è molto appezzata e li si affianca anche la carne di asino, perfetta per la preparazione di stufati e brasati. Quando vi accorgerete che le bistecche e le costine sottovuoto sono animali tali e quali e con gli stessi diritti degli altri, avrete una consapevolezza che vi darà la possibilità di scegliere in maniera oggettiva, senza preconcetti.

La prossima volta che passate a Parma provate ad assaggiare questo freschissimo piatto, magari comprato nella Macelleria Luigi Boni.
 Un Piatto squisito!

mercoledì 5 febbraio 2014

Pasquale: "All'estero il lavoro è per chi si rimbocca le maniche"


Tra i luoghi a cui più mi sono affezionato ad Edimburgo sicuramente c'è il DEEP SEA Fish & Chips Shop su Antigua street per... ovviamente l'ottimo fish&chips notturno.

Uno dei motivi per la quale non sono rimasto molto a lungo in Scozia è per le poche ore di luce (circa 7) che dopo la mia esperienza Maltese sono state uno shock terribile.
Addormentarsi a notte inoltrata, svegliarsi e... dopo alcune ore vedere il tramonto! Traumatizzante! 
 Niente a cui non ci si possa abituare certo, ma ho preso la decisione di vederla in un periodo meno "uggioso" come maggio/giugno. 
A consolarmi nelle nottate dove anche i pub in centro chiudevano a mezzanotte c'era Pasquale, proprietario di questa friggitoria con cui ho preso subito confidenza e che si è rivelata una splendida e sorridente personalità di chi solo chi è nato nei dintorni romani può dotarsi.
Approfittando di qualche suo attimo di libertà, gli ho fatto un'intervista per la rubrica ChefHotSpot... eccovela tutta per voi:


Da quanto tempo sei qui?
"Troppo (ride)"
In pratica da quanto tempo la tua famiglia si è spostata qui? di dove siete originari?
"dal 1996, siamo di Cassino"
Come vedi improntata la tua attività qui ad Endimburgo?
"Sono traquillo. il mio servizio è per lo più incentrato sul fish&chips, alla quale affianco anche la nostra più tradizionale pizzeria d'asporto. Diciamo 70%  fish&chips e 30% il restante..."
 Ma per fish&chips intendi quello tradizionale.. di pesce?
"No, nella categoria fish&chips ci sono anche anti altri prodotti "pastellati" come hamburger, Haggis, salsicce oltre al più classico pesce... funghi e cipolle per i vegetariani.. tutto quello che vuoi! Anche la cioccolata come nelle mars bars!"

Come è stata la tua esperienza di apertura? è stato aperto dai tuoi?
"questo negozio è aperto da 94 anni, questo è di mio zio è sempre stato in famiglia e siamo ancora qui!
uno dei primi di Endimburgo, io non ho 94 anni ovviamente!"
Hahaha te li porteresti parecchio bene altrimenti!
"Sono cresciuto nel fish&chips, mio padre e mia madre hanno sempre avuto il fish&chips"
I suoi genitori sono scozzesi? italiani?
"io sono il primo nato in Scozia, tornato quando avevo 9 anni e cresciuto in Italia. Poi siamo tornati perchè il lavoro è molto più fruttuoso rispetto a quello in Italia, avevamo l'esperienza, è uscita l'occasione e abbiamo deciso di tornare"
 Pensi che i tuoi figli continueranno il tuo lavoro?
"spero di no, è una vita sacrificata, tante ore, tutti i giorni, poco tempo da dedicare alla famiglia"
Mio padre dice la stessa identica cosa! Ma... come è la comunità italiana qui ad Edimburgo?
"Non male... un po strana. Antica per certi versi. Giovani troppo moderni e anziani troppo vecchi... quasi come se fossero rimasti agli anni 70. Ognuno pensa per sè"
E come ti vedi nel futuro?
"Vinco alla lotteria e torno in Italia! hahahah (ride). Di base qui manca lo spirito Italiano, siamo dei grandi lavoratori ma economicamente se non stai bene nella tua terra, che fai? Siamo un popolo di emigranti, lo siamo sempre stati. E purtroppo dobbiamo esserlo.
La crisi ha colpito anche qui, unica differenza che il governo ti aiuta... Se sei una persona che vuole darsi da fare. Se sei disposto a rimboccarsi le maniche, a non uscire tutte le settimane (Uscire nei paesi del UK non è assolutamente a buon mercato tra l'ingresso nei vari club, il cambiovaluta sfavorevole ecc. ecc. ndr) si riesce ad costruire qualcosa di proprio."
Che consiglio vuoi dare ai giovani ristoratori che vogliono provare l'esperienza del lavorare all'estero?
"Se vuoi lavorare, farti delle esperienze e divertirti questo è abbastanza facile. Se vuoi mettere da parte dei soldi per avere un futuro migliore devi sacrificarti. Non è la panacea per tutti i mali fuggire all'estero.
Putroppo i vecchi emigranti, tornando in Italia raccontano ai loro amici e parenti della prosperità dei tempi d'oro... ora non esiste più da nessuna parte una situazione così. Unica differenza: qui il governo almeno ti da una mano a costruire una vita decente e a diventare qualcuno. Hai tutto l'aiuto e il supporto che necessiti... in Italia invece questa sensibilità non c'è."
 
Spero di venirti a ritrovare presto!

Dall'esperienza di Pasquale si possono trarre dei grandi consigli, sta a voi farne tesoro. Se siete ad Edimburgo fateci un salto!

martedì 4 febbraio 2014

Spaghettoni risottati all'ubriacona

WOW!
Tornando dalla fredda Scozia ho avuto la possibilità di gustare questi buonissimi spaghetti cucinati ad arte da Lucy, la madre di una mia cara amica romana. Naturizzata romana di origini siciliane, ho assaggiato alcuni suoi prelibati piatti... rimanendone incantato! Era giusto e doveroso dedicarle questo post.
Questi succulenti spaghetti mi hanno ricordato un metodo di cottura usato in puglia per gli spaghetti al fondi ai frutti di mare... il RISOTTAGGIO.

Ma cosa è dunque il RISOTTAGGIO? Non esiste solo un modo per cucinare la pasta, questo metodo contempla la cottura nello stesso brodo/guazzetto del piatto, in maniera da rilasciare totalmente l'amido nel piatto creando un sughetto cremoso se si sarebbe perduto dalla "scolatura" classica della pasta. come nei risotti (ma và?) Ma andiamo a vedere precisamente di cosa stiamo trattando.

Spaghettoni risottati all'ubriacona

Ingredienti per 4 persone

-400 gr di spaghettoni (anche tipo vermicelli);
-Abbondante vino rosso corposo (per la cottura e per il pranzo/cena);
-Un dado vegetale;
-Olio d'oliva q.b.;
-4-5 spicchi d'aglio puliti;
-Peperoncino;
-Prezzemolo;
-pecorino romano;

Preparazione

Prendere una grande padella antiaderente e colmatela con un paio di dita di vino (il restante vi terrà compagnia durante la cottura ed il pasto!) e immergeteci il dado vegetale. Se volete velocizzare la cottura di questa ricetta è consigliabile scottare leggermente (circa 5 minuti) gli spaghetti in acqua bollente salata...
...altrimenti, potete direttamente Risottare gli spaghetti nel vino. fate sobbollire il vino sciogliendoci il dado e aggiustando leggermente il sale, immergete gli spaghettoni ricordando di mescolarli spesso in maniera che non si attacchino.
in un'antra piccola padellina fate dorare leggermente un paio di spicchi d'aglio con del peperoncino (come per un classico "aglio, olio e peperoncino") e mettete tutto da parte. Fate completamente asciugare il vino  a
fiamma media e continuate a mantecare fino agli ultimi 2-3 minuti di cottura. Versateci l'oglio precedentemente preparato e continuate a saltare il tutto assicurandovi della cottura assaggiando uno spaghetto (in caso non fossero ancora ben cotti, versate altro vino come se fosse brodo per un risotto).
Tritate finemente del prezzemolo e 2-3 spicchi d'aglio per la guarnizione finale.
Grattuggiate del pecorino e saltatene un pò nella grande padella assieme agli spaghetti prima di servire. Aggiungete il prezzemolo e l'aglio e voilà!

Pronto!
Questo piatto vegetariano (esatto, togliendo il pecorino e un dado vegetale apposito è persino Vegan) è un'ottimo piatto genuino e perfetto da mangiare anche freddo. Molto dell'alcol evapora nella cottura quindi non preoccupatevi di abbondare!
Parola della cuoca Lucy!